Una vita con gli elefanti
- Friendly Fins
- 1 giu
- Tempo di lettura: 4 min
Ci troviamo in Sri Lanka Friendly Fins! Siamo venuti qui dopo la nostra crociera alle Maldive, alla ricerca di una vacanza un po’ diversa con un’esperienza di volontariato che tanto volevo provare. Ricercavo qualcosa di più autentico possibile, a contatto con la Natura e con la vita locale invece di qualcosa prettamente di turistico. Sembra strano ma più lavoro nel turismo e più cerco qualcosa di diverso. Quindi eccoci nella mia prima vacanza non di mare dopo 15 anni dedicati quasi solo alle immersioni.

Elephant freedom project
In diversi racconti di viaggio ho sentito parlare degli elefanti, che attraversavano le strade, che si facevano fare il bagno, che si trovavano in questi santuari e la mia curiosità nel conoscerli da vicino era piuttosto alta ma fino a quando non ho messo piede nel progetto di questo piccolo paese in centro allo Sri Lanka, non avevo colto la loro essenza e il loro grande cuore.
Elephant freedom project è un piccolo progetto di volontariato che si basa sul rispetto e benessere degli elefanti che hanno passato gran parte della loro vita maltrattati e sfruttati.
In Sri Lanka vivono circa 250 elefanti addomesticati, prelevati dal loro habitat e dalla loro famiglia per 3 scopi principalmente:
Il primo è status simbol, le persone ricche possiedono un elefante che viene “usato” per lo più nella festa nazionale dove sfilano per le strade travestiti per circa tre giorni. Dopodiché vengono “affittati” o nell’industria del turismo o nell’industrie di legnami.
Entrambe queste mansioni portano agli elefanti un altissimo stress: vengono picchiati, maltrattati e incatenati oltre che ad essere del tutto innaturale vivere una vita in solitudine soprattutto per le femmine, essendo animali straordinariamente sociali.

Purtroppo spesso non ci si pensa alle condizioni degli animali quando si vuole conoscerli da vicino, la classica domanda turistica sugli elefanti è cavalcarli e fare un giro sulla loro schiena o fare una foto davanti a loro per poi andarsene senza sapere nulla di chi sono e qual è la loro storia.
Trattati come oggetti, questi animali hanno delle emozioni e un’empatia più elevata della nostra.
Gli Elefanti, Kumari e Menike
Questo progetto ci ha permesso di conoscere da vicino gli elefanti letteralmente per nome, ecco le due elefantesse dell’Elephant freedom project: Menike e Kumari
Kumari è la prima arrivata al progetto 7 anni fa ed è anche la più anziana, ha 56 anni ed è un po’ vecchietta ormai, le nostre guide ci aiutano a capire i suoi caratteri distintivi tra cui l’elevata pigmentazione rosa sulla proboscide sul muso e sulle orecchie. Man mano che un elefante asiatico invecchia diventa sempre più rosa!

La vita di Kumari è un susseguirsi di lavori pesanti e stressanti fin dalla giovane età, questa splendida creatura è stata usata sia nelle fabbriche di legname per trasportare i grossi tronchi sia come attrazione turistica. Il suo comportamento è estremamente toccante ma non siamo riusciti a percepirlo il primo giorno: dondolava sempre a destra e sinistra come noi quando facciamo un comportamento automatizzato o siamo sovrapensiero. L’estremo stress che ha subito in questi anni ne è la dimostrazione: questo movimento da destra a sinistra e avanti e indietro delle orecchie è sintomo di stress, per fortuna ora Kumari non è più stressata ma questo automatismo le é rimasto, inutile dire che mi ha fatto un’infinita tenerezza.
La seconda arrivata è Menike, ha 42 anni, arrivata 3 anni fa dopo una vita di umiliazioni e sfruttamento nell’industria turistica, ancora evidenti i segni delle catene sulle zampe posteriori ma il suo sguardo è ciò che mi ha scaldato il cuore per tutti questi 5 giorni in cui abbiamo vissuto con loro.
Un’elefantessa con grande carattere e intelligenza dimostrata più volte, lei non è arrivata al santuario da sola ma bensì accompagnata dal suo guardiano, il suo “Keeper" così chiamato in gergo.

Chi è il keeper
È l’uomo che si occupa dell’elefante da quando è stato "comprato" dal proprietario, un personaggio incredibilmente affascinante perchè ha aneddoti speciali di vita con Manike, infatti loro due si conoscono e vivono insieme da 30 anni, proprio da quando Menike era una piccola adolescente, portata via dalla sua famiglia. È straordinario vedere la sintonia tra loro e come si capiscono all’istante. Il Keeper ci ha raccontato molte delle sue avventure insieme a Menike ma la più strana è senz’altro il racconto di quando Menike era piccola e viveva in casa con lui e la sua famiglia, si avete capito bene! In casa con loro a bere il the e mangiare i biscotti! A pensarci fa ridere ma in realtà era tutto quello che possedeva questa piccola elefantina avendo perso il calore e l’amore della madre.
Basta un piccolo richiamo e Menike corre dal suo keeper cercandolo con la proboscide e chiedendogli di farle un massaggio! Si proprio così! Sia Menike che Kumari non sono grandi amanti delle passeggiata dentro il santuario perchè loro starebbero volentieri a mangiare tutto il giorno, ma un po’ di ginnastica devono farla, perciò Menike necessita di una sessione di riscaldamento muscoli!

Questi animali così sensibili ci hanno davvero insegnato moltissimo sull’amicizia, il rispetto e la golosità. Pensavo di essere irrecuperabile con il cibo e invece loro due mi hanno battuta alla grande. Cestini pieni di frutta mangiati come caramelline!
Infatti ogni giorno andavamo a salutarle con un secchiello a testa pieno di melone e banane, e a star ben attenti che non ce lo fregassero subito!

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